L’appuntamento con l’Assessore Paola Agazzi (Comune di Levate) è fissato per un venerdì pomeriggio quasi estivo, un momento dedicato anche alla programmazione della prossima stagione estiva fatta di spettacoli teatrali, concerti e laboratori creativi in biblioteca. Un appuntamento dove non si può non parlare anche della ormai imminente Summer School, punto di partenza per una riflessione di cosa è, sarà e potrebbe essere la biblioteca. Più chiacchierata informale che intervista, quello che emerge dalle parole dell’Assessore è una profonda fiducia nella ripresa dell’intero mondo culturale, una ripresa che ha bisogno di un punto di partenza. In un anno come il 2020, che definire “difficile” è riduttivo, la domanda sorge spontanea.
- Quello culturale è stato uno dei settori più colpiti da questo anno di pandemia. La cultura può ripartire dalle biblioteche?
[Paola Agazzi]
La cultura deve assolutamente ripartire dalle biblioteche. La biblioteca è e deve essere sempre più un luogo di cultura di condivisione, di proposte, tante proposte diverse tra loro: ludiche, teatrali, laboratoriali.
- Il ruolo delle biblioteche oggi e in futuro. Cosa ti immagini possa diventare la biblioteca?
[Paola Agazzi]
La biblioteca è un luogo di incontro, e come tale deve diventare un punto di riferimento per la comunità intera. Mi piacerebbe che, attraverso la biblioteca, si creino legami con le scuole, le associazioni, le istituzioni, per poter rendere i nostri bambini e ragazzi delle persone libere, responsabili e indipendenti.
- Levate è un piccolo paese della provincia bergamasca che conta poco più di 3700 abitanti. In un contesto di “paese”, cosa si intende per “cultura”?
[Paola Agazzi]
Essere Assessore alla Cultura, anche per un paese piccolo come Levate, rimane una grande responsabilità. Per me, occuparmi di cultura significa dare possibilità, creare pensieri, insinuare dubbi, rafforzare legami; la cultura apre la mente e l’anima, attraverso la cultura possiamo viaggiare anche stando seduti su una sedia, nella piazza del nostro piccolo paese.
- Perchè partecipare alla summer school?
[Paola Agazzi] La mia partecipazione alla Summer School è dettata dalla voglia di conoscere nuovi modi di “fare” biblioteca. Credo sia un’ottima occasione per imparare, confrontarsi, capire i propri limiti e le proprie possibilità, non vedo l’ora di partecipare!
- Fantaprogetti. Hai a disposizione un fondo infinito per tutto il settore culturale. Tre idee…
[Paola Agazzi]
Un acquisto libri quasi illimitato; spettacoli teatrali e laboratori creativi; mostre di ogni tipo. Più o meno è quello che stiamo già facendo, sarebbe proprio bello però avere un budget infinito. Sognare non costa niente!
A cura di Laura Barazzetti, Bibliotecaria, Biblioteca comunale di Levate