Work in progress fra le due edizioni
Nell’edizione 2021 avevamo invitato Stefano Parise, direttore dell’area biblioteche del Comune di Milano in tema di “Non solo per leggere. Dai patti per la lettura alle biblioteche di comunità”. A distanza di tempo abbiamo l’occasione di riparlarne. Alla XXVII edizione del Convegno delle Stelline Parise ha presentato il rinnovato progetto BEIC – Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. Di che cosa si tratta?
Con radici che affondano nella seconda metà degli anni ‘90, l’intuizione di Antonio Padoa Schioppa potrà vedere la luce grazie allo stanziamento di 101,574 milioni di euro ottenuto da Comune di Milano e Fondazione BEIC col PNRR “Italia domani” con 14 interventi strategici del “Piano per i grandi attrattori culturali”. Marco Minoja, vertice della Direzione Culturale di Milano, e Maria Dinatolo, direttore generale di Fondazione BEIC, si sono dichiarati entusiasti di quella che diverrà la nuova biblioteca centrale della città entro il 2026. I due partner hanno individuato in Stefano Parise e Giovanni Solimine i direttori scientifici che cureranno il profilo biblioteconomico. Con un piano strategico che plasma la città intorno ai centri culturali, la Biblioteca Europea sorgerà a Porta Vittoria all’interno di un quadro di rigenerazione urbana che prevede un parco, un centro sportivo e la riqualificazione dell’area dell’ex macello. Un nuovo baricentro posizionato per essere facilmente raggiungibile dal pubblico meneghino secondo il principio di Milano “Città dei 15 minuti” e, al contempo, aperto verso l’esterno grazie alla fermata Dateo del Passante Ferroviario che lo collega agilmente con l’aeroporto di Linate. Per tradurre in numeri la portata della nuova biblioteca, si deve pensare ad una struttura di 30.000 m², con 2.000 posti per il pubblico ed una collezione che potrà raggiungere i 3 milioni di volumi organizzati in tre sezioni: scienza e tecnologia, scienze umane e sociologia, arte e letteratura. Il cronoprogramma concordato con il Ministero della Cultura è particolarmente serrato. Molte funzioni saranno traslate dalla Biblioteca Sormani verso la BEIC. La nuova entità sarà caratterizzata da una duplice anima che la vedrà impegnata da un lato come cuore della rete bibliotecaria urbana, dall’altro come attore internazionale. Asseriranno alla biblioteca funzioni metropolitane e compiti di emanazione regionale così come obiettivi nazionali e di livello europeo. La BEIS vuole essere un centro di informazione e formazione. Un laboratorio di partecipazione che sposa la creazione di cultura con l’attenzione al soddisfacimento dei bisogni della contemporaneità. Una realtà innovativa multiforme e multiproposta che ambisce a diventare faro e traino nel panorama di settore e non solo.
A cura di Samuele Camnasio, bibliotecario Gruppo AIB di studio e lavoro sul coworking